Aprile
Castel SchennaLa spada del boia di Merano
Il mese di aprile è tutto all’insegna della terribile spada del boia di Merano, una delle due armi bianche usate per le esecuzioni nel Tirolo storico. Tra il 1733 e il 1787 la spada fu usata per oltre 60 esecuzioni in quello che oggi è il territorio dell’Alto Adige. Acquistata dall’arciduca Giovanni è oggi un pezzo importante della collezione di armi di Castel Schenna. La spada del boia è anche al centro di un film girato di recente, Die Scharfrichter von Tirol, un viaggio nel tempo attraverso le sanguinose sentenze pronunciate nel Tirolo storico. Nessuna nostalgia per i “bei tempi andati”! Il film è stato trasmesso da RAI Südtirol il 9 marzo 2020 alle 20.20 ed è disponibile nella Mediateca dell’emittente. |
Locanda ThurnerhofUn tempo i condannati a morte avevano il diritto di scegliere un ultimo pasto, composto di leccornie in grandi quantità. Anche alla locanda Thurnerhof vi aspettano vere leccornie, uno spettacolo culinario con bevande frizzanti alle erbe, zuppa della strega piccante, piatti succulenti a base di carne con deliziosi ortaggi a radice e per finire uno dei dolci tipici, lo Scheiterhaufen. Altro che condanna!
I nostri “stregoni” Helmuth e Veronika vi regaleranno con fantasia e tanta cura per i dettagli una vera e propria estasi culinaria... e non sarà certo l’ultimo pasto! Contatti: 0473 945702 e www.thurnerhof.it |
Maggio
Castel SchennaL’arciduca Giovanni è passato alla storia come il “principe stiriano”, ma il suo grande amore era il Tirolo. A maggio in piena primavera i protagonisti delle visite guidate al castello sono l’arciduca e le sue imprese. Giovanni, che morì l’11 maggio 1859 dopo una vita lunga e intensa, è considerato all’unanimità uno dei principali rappresentanti della casa d’Asburgo. Grazie alle sue poliedriche attività, alle sue opere di promozione in vari campi e alle sue invenzioni si è guadagnato un posto nei libri di storia e in virtù del suo impegno per il benessere degli altri ha conquistato un posto saldo anche nel loro cuore e nel cuore di tanti fino ad oggi!
Ma perché Giovanni era tanto amato in Tirolo? Le ragioni sono molte: l’acquisto di Castel Schenna, le collezioni davvero uniche, il Mausoleo per la cappella funeraria della sua famiglia, la fondazione dell’associazione geognostico-montanista per il Tirolo, la realizzazione di una carta geognostica del Tirolo, la misurazione e l’esplorazione delle Alpi, la fondazione del Ferdinandeum e cioè di un museo locale moderno, l’incentivazione dell'agricoltura, l’istituzione agricola per il Tirolo, la promozione della pittura paesaggistica, dei costumi tradizionali e della cultura popolare, la reintroduzione dello stambecco, il sostegno alla rivolta tirolese guidata da Andreas Hofer nel 1809 e altro ancora dato che fu anche il “primo turista” delle Alpi e il pioniere della viticoltura nel territorio che oggi è l’Alto Adige. |
Locanda ThurnerhofAll’epoca dei nostri antenati e anche dell’arciduca Giovanni e di Anna era abitudine insaporire le pietanze non tanto con il sale, che era un condimento costoso, quanto con le erbe aromatiche che si coltivavano nell’orto o si trovavano in natura. Nel rispetto di questa tradizione, ma anche sulla scia delle tendenze più recenti il Thurnerhof vi aspetta con le sue prelibatezze aromatizzate sapientemente con le erbe dell’orto.
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Giugno
Castel SchennaL’arciduca Giovanni capì che un’agricoltura diversificata produceva dei vantaggi economici e proteggeva la natura a differenza della monocoltura e di qualsiasi tipo di manipolazione delle piante. Ai suoi tempi si coltivavano al maso Thurnerhof cereali, viti e alberi da frutto piantati in ordine sparso e ancora oggi pratichiamo un’agricoltura attenta e sostenibile con mele, viti, pere e sambuco.
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Locanda ThurnerhofA giugno 2020 organizzeremo un “Picnic sotto il sambuco”, durante il quale potrete gustare prelibatezze locali stagionali in un’atmosfera informale sotto i sambuchi del Thurnerhof. All’interno di pratiche cassettine troverete tutti i sapori che offre l’estate e naturalmente abbiamo pensato anche a chi preferisce la cucina vegetariana. Ci sarà inoltre un’ampia scelta di bevande dissetanti e rinfrescanti, alcune persino di nostra produzione, come ad esempio succo di sambuco e nocino oppure vini e grappe prodotti dai nostri partner.
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Luglio
Castel SchennaLa contessa Anna von Meran nata Plochl, originaria di Bad Aussee e moglie morganatica dell’arciduca Giovanni, è considerata la prima creativa di una stirpe di creativi. Padroneggiava infatti perfettamente quasi tutte le attività domestiche: la cucina, il lavoro a maglia, il ricamo, la filatura e il cucito.
Al castello sono ancora conservati alcuni dei suoi incantevoli lavori, che potrete ammirare durante una visita guidata estiva: il suo elegante cappello di paglia, la biancheria per la casa ricamata con grande abilità, il sontuoso drappo funebre ricamato artisticamente e “ultimo dono d’amore” per il suo “amato Hansl”, oppure il costume tradizionale creato dalla contessa e chiamato in suo onore “Anna Plochl Dirndl” e ancora oggi indossato in famiglia. Creazioni uniche "JohANNA" |
Locanda ThurnerhofAnna cucinava con grande amore e passione per il suo “Erzi”, come chiamava affettuosamente il marito. Molte delle ricette “segrete” della contessa sono arrivate fino a noi e preservate per sempre in un libro. Alla locanda Thurnerhof vi coccoleremo con una selezione di queste deliziose pietanze. Vi sveliamo solo che la carne di manzo, la selvaggina, gli ortaggi a radice e infine le bacche locali per dessert erano alcuni dei cibi preferiti dell’arciduca, che li accompagnava con il Tokaji dell’Ungheria o il Riesling italico del Tirolo. Giovanni era quindi un buongustaio e Anna sapeva come renderlo felice a tavola.
Nel corso dei secoli si è tramandata una frase divertente detta proprio da Anna: «Voi Asburgo saprete forse meglio governare, ma noi Plochl sappiamo meglio cucinare!» Contatti: 0473 945702 e www.thurnerhof.it |
Agosto
Castel SchennaLa Toscana, Firenze, Palazzo Pitti, il Giardino di Boboli: state sognando anche voi?
L’arciduca Giovanni era nato a Firenze nel 1782 e aveva vissuto un’infanzia felice e spensierata a Palazzo Pitti. Il romantico Giardino di Boboli era stato il parco giochi delle sue avventure e le stradine tortuose della Firenze dell’epoca la sua casa, ma la famiglia granducale coltivava anche intensi contatti con la popolazione locale. Durante una visita guidata al castello potrete scoprire molto sulla vita di Giovanni arciduca d’Austria a Firenze e su molti altri aspetti che rimandano alle sue radici toscane. |
Locanda ThurnerhofChe cosa sarebbero la Toscana e Firenze senza la loro cucina squisita e i fantastici vini? Nella locanda Thurnerhof potrete deliziare il vostro palato con saporiti piatti a base di pasta e pietanze di carne tipiche che troveranno il completamento perfetto in deliziosi dessert. La Toscana e il vino sono un binomio inseparabile: Chianti, Brunello, Montepulciano, Vernaccia e altri popolari vini toscani vi conquisteranno.
Contatti: 0473 945702 e www.thurnerhof.it |
Settembre e ottobre
Castel SchennaIn settembre e ottobre ha inizio l’autunno che porta con sé tanti turisti attratti dalle montagne.
L’arciduca Giovanni fu “il primo turista” a fare escursioni sulle Alpi, a scalarne le cime e a studiarle dedicandosi alla geologia, alla mineralogia, alla botanica e alla fauna. Agli uomini della sua epoca consigliava di trascorrere del tempo immersi nella natura per elevare l’anima e irrobustire il corpo. A Giovanni si deve infine la fondazione di un club alpino, la sistemazione dei bacini montani, le protezioni antivalanga e la tutela della fauna selvatica e della natura incontaminata. La storiografia lo ha definito un “ribelle ecologista” e non c’è dubbio che possa essere considerato il “padre del movimento ecologista”. Durante una visita al castello potrete seguire passo passo l’arciduca Giovanni e il suo amore per le montagne, la natura e gli animali selvatici. |
Locanda ThurnerhofAlla locanda Thurnerhof vi aspetta una piccola sorpresa
che allieterà la vostra escursione! Contatti: 0473 945702 e www.thurnerhof.it |